Hiv: il 90% dei pazienti opta per la terapia a lungo termine

Stella Rota

Luglio 18, 2025

Il recente studio condotto da ViiV Healthcare ha rivelato risultati significativi riguardanti il trattamento dell’HIV, presentati durante la Conferenza 2025 dell’International Aids Society (IAS), tenutasi a Kigali, in Ruanda. La ricerca, nota come studio di fase IIIb Volition, ha dimostrato che l’89% dei pazienti con HIV naïve, dopo aver raggiunto una rapida soppressione virologica con il regime orale quotidiano composto da dolutegravir e lamivudina, ha scelto di passare a un regime iniettivo long acting di cabotegravir e rilpivirina.

Risultati dello studio Volition

I dati emersi dallo studio Volition, presentati il 18 luglio 2025, evidenziano un’alta percentuale di pazienti che hanno optato per il trattamento iniettivo. Questo passaggio è avvenuto dopo una rapida risposta al regime orale, con un tempo mediano di soppressione virologica di appena 4,14 settimane. Al momento della scelta, 129 partecipanti su 145 eleggibili hanno deciso di adottare il regime long acting, mentre solo 16 hanno preferito continuare con il trattamento orale. I motivi principali citati per questa preferenza includono la possibilità di non doversi preoccupare di assumere una dose quotidiana e la comodità di non dover portare con sé i farmaci.

Commenti degli esperti

Jean van Wyk, Chief Medical Officer di ViiV Healthcare, ha sottolineato l’importanza di offrire opzioni terapeutiche ai pazienti, evidenziando come la personalizzazione del trattamento possa soddisfare le esigenze in continua evoluzione delle persone con HIV. La dottoressa Cristina Mussini, direttore della Clinica Malattie Infettive presso l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Modena e vice-presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), ha commentato che il protocollo Volition propone un approccio innovativo, introducendo sin dall’inizio un regime con soli due farmaci antiretrovirali, facilitando così l’aderenza e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Implicazioni per il trattamento dell’HIV

ViiV Healthcare ha messo in evidenza che l’iniezione di cabotegravir, in combinazione con rilpivirina, è raccomandata per il trattamento dell’infezione da HIV-1 in adulti e adolescenti, purché vi sia una soppressione virologica stabile. Questo approccio rappresenta una significativa evoluzione nel panorama terapeutico, puntando a garantire non solo l’efficacia del trattamento, ma anche una migliore aderenza e una riduzione dello stigma associato alla malattia. La crescente disponibilità di opzioni long acting potrebbe rivelarsi cruciale per raggiungere l’obiettivo globale di porre fine all’HIV e all’AIDS, rendendo il trattamento più accessibile e meno invasivo per i pazienti.

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