Open Arms, la procura presenta ricorso in Cassazione contro l’assoluzione di Salvini

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Luglio 18, 2025

Il 18 luglio 2025, la Procura di Palermo ha avviato un’importante azione legale, impugnando la sentenza di assoluzione emessa nei confronti del vicepremier Matteo Salvini. Questa decisione giunge dopo che, il 20 dicembre 2024, il Tribunale di Palermo aveva dichiarato l’innocenza di Salvini nel processo riguardante l’operazione della ONG Open Arms. Con il ricorso presentato alla Corte di Cassazione, i magistrati cercano di contestare questa assoluzione, bypassando il consueto passaggio attraverso il giudizio di appello.

Il processo e l’assoluzione

Matteo Salvini, leader della Lega e attuale ministro dei Trasporti, è stato assolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nel contesto del processo Open Arms. La sentenza, emessa il 20 dicembre 2024, ha concluso un lungo iter giudiziario, che ha visto il Tribunale di Palermo impegnato per otto ore in camera di Consiglio. I giudici hanno stabilito che “il fatto non sussiste”, liberando così il vicepremier da ogni responsabilità legata ai fatti avvenuti nel 2019.

In quell’anno, da ministro dell’Interno, Salvini aveva impedito lo sbarco di 147 migranti, tra cui 27 minori, che erano stati soccorsi in tre operazioni distinte dalla ONG spagnola Open Arms. L’accusa aveva richiesto per lui una condanna a sei anni di carcere, sostenendo che la sua decisione di negare lo sbarco per diciannove giorni costituisse un grave reato. La sentenza di assoluzione ha suscitato un ampio dibattito pubblico e politico, evidenziando le tensioni attorno alla gestione dei flussi migratori in Italia.

Le implicazioni del ricorso

Il ricorso presentato dalla Procura di Palermo rappresenta un passo significativo nel panorama giuridico italiano, in particolare per quanto riguarda le questioni legate ai diritti umani e alla gestione dei migranti. L’azione legale mira a rivedere la sentenza di assoluzione, portando il caso direttamente alla Corte di Cassazione, senza passare per il grado di appello. Questo approccio è relativamente raro, ma consente di accelerare la procedura legale in situazioni di particolare rilevanza.

La decisione della Procura di impugnare la sentenza di assoluzione di Salvini potrebbe avere ripercussioni sia sul piano giuridico che politico. Da un lato, potrebbe riaprire il dibattito sull’operato delle autorità italiane in materia di immigrazione, dall’altro potrebbe influenzare l’immagine di Salvini e della Lega, soprattutto in vista delle future elezioni. La questione dei diritti dei migranti e la responsabilità delle figure politiche nella gestione di tali emergenze rimangono al centro dell’attenzione pubblica.

La situazione è in continua evoluzione e gli sviluppi futuri del caso potrebbero avere un impatto significativo sulla scena politica italiana e sulla legislazione riguardante l’immigrazione. La Corte di Cassazione si troverà a dover affrontare non solo la questione legale, ma anche le implicazioni etiche e sociali legate a questo controverso tema.

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