Le pergole autoportanti come HAMMARÖN stanno sostituendo le tende da sole tradizionali grazie a maggiore stabilità, protezione UV e design più funzionali.
Con l’arrivo del caldo, molti riscoprono il piacere di vivere gli spazi esterni della propria casa. Balconi, terrazzi e giardini tornano protagonisti della quotidianità estiva, ma con un’esigenza chiara: proteggersi dal sole in modo efficace e duraturo. Le tende da sole, soluzione storicamente diffusa, stanno lasciando spazio a strutture più solide e versatili, come le pergole autoportanti. IKEA ha proposto un modello che sta attirando l’interesse di chi cerca comfort, resistenza e un’estetica minimal, senza rinunciare al prezzo contenuto.
Pergole in acciaio: la nuova alternativa alle tende da sole
Negli ultimi mesi, il modello HAMMARÖN di IKEA si è distinto per la sua capacità di unire robustezza e semplicità d’uso. Con una struttura in acciaio verniciato a polvere e dimensioni pari a 300×300 cm, offre una copertura stabile anche in condizioni meteorologiche instabili, dove una normale tenda da sole rischierebbe di cedere o danneggiarsi.
Il tessuto di copertura è uno dei punti di forza: blocca fino al 96% dei raggi UV grazie a un fattore UPF 25+, è resistente allo scolorimento e può essere facilmente rimosso e lavato in lavatrice. Questo consente una manutenzione pratica, adatta anche a famiglie o a chi non vuole perdere tempo con prodotti troppo delicati.

Il meccanismo di apertura con trazione semplifica la gestione quotidiana della pergola. Non servono installazioni complesse o tecnici specializzati: basta uno spazio piano e stabile. Sul mercato, strutture come questa si trovano attorno ai 330 euro, un prezzo inferiore rispetto a molte tende da sole motorizzate, pur offrendo una durata maggiore.
La differenza più evidente sta proprio nella resistenza al vento e alla pioggia. Le tende tradizionali, soprattutto quelle a braccio o a caduta, tendono a danneggiarsi nel tempo. Le pergole, invece, prolungano l’utilizzo degli spazi esterni oltre la stagione estiva, rendendoli vivibili anche in primavera o in autunno.
Gazebi, tende e pergole: cosa cambia davvero tra le diverse coperture
Nonostante la crescita delle pergole, molti continuano a optare per le tende da sole, attratti da una maggiore varietà di modelli e da una lunga tradizione d’uso. Le tende a braccio, ad esempio, restano comuni nei palazzi condominiali, mentre le tende a caduta o a capottina sono scelte per proteggere finestre e balconi più esposti. Ma i limiti sono evidenti: maggior fragilità, poca protezione dal vento laterale, difficoltà di lavaggio.
I gazebi rappresentano una terza opzione, apprezzata soprattutto per eventi temporanei o giardini molto ampi. Leggeri, facili da montare, ma non sempre in grado di resistere agli agenti atmosferici. Alcuni modelli in plastica o tessuto sottile non offrono alcuna schermatura UV reale, né una vera durabilità.
Le pergole bioclimatiche, con lamelle orientabili, rappresentano una fascia superiore: consentono di regolare l’ingresso della luce e dell’aria, migliorando comfort e ventilazione. Alcuni modelli includono anche chiusure in vetro o teli laterali, ideali per chi desidera un piccolo soggiorno all’aperto.
Chi vive in condominio deve tenere conto di normative specifiche. Le tende devono rispettare uniformità cromatica e strutturale decisa dall’assemblea, mentre le pergole fisse richiedono distanze minime dai confini e, in alcuni casi, autorizzazioni comunali. La manutenzione varia in base al materiale: il legno richiede trattamenti periodici, il metallo solo pulizia ordinaria.
Nel complesso, la scelta della copertura dipende da spazio, budget, esigenze estetiche e funzionali. Ma il trend parla chiaro: sempre più italiani stanno puntando su soluzioni stabili, resistenti e riutilizzabili, capaci di accompagnare la casa per molti anni.