Se ami questo colore potresti avere un QI sopra la media: parola dell’intelligenza artificiale

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I colori che piacciono di più alle menti brillanti: cosa rivela davvero il tuo preferito - www.pdspsicologidellosport.it

Lorenzo Fogli

Luglio 25, 2025

Secondo un’IA esperta in stili cognitivi, alcune preferenze cromatiche ricorrono tra le persone con QI molto alto: dal blu al grigio, ecco i colori che stimolano le menti più analitiche.

Una recente analisi condotta con il supporto di un modello di intelligenza artificiale specializzato in neuroscienze cognitive ha portato alla luce un dato curioso: esistono colori ricorrenti tra le preferenze di chi presenta un quoziente intellettivo elevato. Non si tratta di una regola, né di una verità assoluta, ma di una tendenza osservata su migliaia di dati raccolti e processati. L’IA ha identificato quattro colori principali, accomunati dalla loro relazione con caratteristiche mentali complesse, come l’introspezione, la regolazione emotiva e la capacità di ragionamento astratto.

Il blu: concentrazione e stabilità emotiva

Il blu risulta essere la tonalità più frequente tra i soggetti con QI superiore alla media. La spiegazione fornita dall’intelligenza artificiale fa riferimento a elementi sensoriali e cognitivi: “Le persone molto intelligenti tendono a preferire ambienti visivamente stabili, capaci di favorire la concentrazione e ridurre le distrazioni”. Il blu, in tutte le sue sfumature – dal celeste al blu notte – è associato a calma mentale, riflessione profonda e una sensazione di ordine.

Non a caso, questa tonalità è spesso scelta per ambienti di lavoro intellettuale, biblioteche o sale di meditazione. L’IA ha messo in evidenza una correlazione indiretta tra la predilezione per il blu e la propensione a pensieri analitici e pianificati. Secondo alcuni studi citati, il blu aiuta ad abbassare la frequenza cardiaca, aumentando la capacità di restare lucidi anche in situazioni ad alta complessità decisionale.

Viola, nero e grigio: immaginazione, profondità e razionalità

Un secondo colore frequente tra i profili analizzati è il viola. Associato all’immaginazione e al pensiero divergente, questa tonalità rappresenta un ponte tra razionalità e creatività. L’IA lo ha collegato in particolare a soggetti con forte intelligenza verbale o artistica, che fanno del linguaggio e dell’estetica una componente essenziale del loro approccio alla realtà.

Discorso diverso, ma complementare, per il nero. Sebbene tecnicamente non sia un colore, viene spesso indicato come scelta privilegiata da chi presenta uno stile cognitivo introspettivo, critico e analitico. Il nero suggerisce profondità e mistero, ma anche minimalismo e rigore mentale. È un tratto che si osserva soprattutto tra le persone che prediligono la solitudine funzionale alla concentrazione.

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Infine il grigio, tonalità neutra, poco appariscente, spesso associata a neutralità emotiva. Secondo l’IA, è molto apprezzato da profili ad alta autoregolazione, con una visione razionale delle situazioni e una spiccata capacità di distacco emotivo. È una scelta frequente tra chi evita le stimolazioni sensoriali eccessive, preferendo ambienti sobri, silenziosi, senza elementi disturbanti.

Nel report elaborato, l’intelligenza artificiale ha anche segnalato una minore preferenza per i colori accesi come il rosso o il giallo brillante, spiegando che “sono tonalità spesso associate a comportamenti impulsivi, estroversi o orientati alla ricerca di stimoli, caratteristiche meno frequenti nei profili con QI molto alto”.

Come precisato dal sistema stesso, i dati emersi non devono essere letti come una regola universale. Le preferenze cromatiche sono influenzate anche da fattori culturali, personali ed emotivi, e possono variare nel tempo. Resta però interessante osservare come, attraverso modelli di intelligenza artificiale, sia possibile mappare schemi ricorrenti legati ai tratti cognitivi.

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