Oggi, 21 marzo 2025, si sono verificati disordini significativi durante la manifestazione No Tav lungo la Torino-Bardonecchia. I manifestanti hanno bloccato l’autostrada, dando vita a momenti di tensione con le forze dell’ordine. Enzo Letizia, segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia, ha riportato che “in almeno due cantieri – a San Didero e a Chiomonte – sono state divelte recinzioni, incendiati container e bagni chimici, e sbarrate le carreggiate con barricate improvvisate”.
Le azioni dei manifestanti
Durante la manifestazione, i partecipanti, molti dei quali indossavano mascherine e altri dispositivi di protezione per coprire i volti, hanno mostrato un atteggiamento decisamente aggressivo. Hanno lanciato bombe carta, pietre, fumogeni e vari oggetti contundenti contro le forze dell’ordine, rendendo la situazione particolarmente difficile da gestire. La polizia ha cercato di contenere i disordini, ma le azioni violente dei manifestanti hanno portato a scontri diretti.
Reazioni e conseguenze
Le reazioni alle violenze di oggi sono state immediate. Diverse organizzazioni e gruppi politici hanno condannato le azioni dei manifestanti, chiedendo un dialogo pacifico e costruttivo. Dall’altra parte, i sostenitori del movimento No Tav hanno espresso la loro determinazione a continuare la lotta contro ciò che considerano un progetto dannoso per il territorio.
La situazione rimane tesa e le forze dell’ordine sono in allerta. La presenza di manifestanti a volto coperto ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla possibilità di ulteriori scontri. Le autorità stanno monitorando attentamente la situazione, mentre si preparano ad affrontare eventuali sviluppi futuri.
La manifestazione di oggi ha messo in evidenza le profonde divisioni esistenti in merito alle politiche infrastrutturali in Italia, e il dibattito su come bilanciare progresso e tutela dell’ambiente continua a essere al centro dell’attenzione pubblica.