Google Maps alla guida? Se lo tocchi rischi grosso: cosa prevede la nuova legge

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Google Maps alla guida? Se lo tocchi rischi grosso: cosa prevede la nuova legge - www.pdspsicologidellosport.it

Lorenzo Fogli

Luglio 26, 2025

Il nuovo codice della strada vieta l’uso manuale di dispositivi elettronici alla guida: Google Maps compreso. Rischi fino a 1.400 euro di multa e sospensione della patente.

Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, cambia radicalmente il modo in cui si può usare il telefono mentre si è al volante. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre le distrazioni, che restano tra le prime cause di incidenti in Italia. Chi guida non potrà più toccare lo schermo dello smartphone nemmeno per consultare una mappa o rifiutare una chiamata: il solo gesto può bastare per far scattare sanzioni salate e la sospensione della patente. La legge non colpisce l’applicazione in sé, ma l’uso manuale del dispositivo durante la marcia, che si tratti di un cellulare, un tablet o del navigatore dell’auto. Anche l’interazione con Google Maps è considerata infrazione se richiede di staccare le mani dal volante.

Google Maps alla guida: cosa è vietato e cosa si può fare

Tra i comportamenti oggi vietati c’è anche uno dei più comuni: interagire con Google Maps mentre si guida. Che si tratti di cercare una via, modificare il percorso o zoomare sulla mappa, tutto ciò che implica un contatto con il dispositivo durante la marcia viene considerato pericoloso e passibile di multa.

La legge ammette solo la consultazione passiva, cioè guardare lo schermo mentre il telefono è fissato a un supporto. Ma appena si tocca il display – anche solo per capire dove si è sbagliato o quanto manca alla destinazione – si cade nella violazione. Secondo il testo del nuovo codice, questo vale per qualsiasi dispositivo: navigatori GPS, cellulari, persino per quelli integrati nell’auto se non controllati tramite comandi vocali.

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Le sanzioni sono pesanti: si parte da 250 euro fino a 1.000, con il ritiro della patente per almeno una settimana. In caso di recidiva, la multa può salire a 1.400 euro e la sospensione può durare fino a tre mesi. L’intento del legislatore è quello di scoraggiare ogni gesto che possa anche solo per un attimo distrarre lo sguardo dalla strada. Anche pochi secondi, in velocità, significano decine di metri percorsi senza attenzione.

Come usare le app di navigazione senza rischiare multe (e incidenti)

Il nuovo codice non vieta del tutto l’uso di Google Maps, ma ne impone un utilizzo rigorosamente sicuro. È possibile consultare la mappa, ma solo se il telefono è posizionato su un supporto fisso e se si interagisce esclusivamente tramite comandi vocali. Quindi via libera a indicazioni visive o audio, ma vietato toccare il dispositivo. Chi deve cambiare rotta o ha bisogno di verificare un dettaglio del percorso, deve fermarsi in un’area sicura, spegnere il motore e solo allora può usare lo smartphone.

Un errore molto comune, ad esempio, è modificare la destinazione mentre si è fermi a un semaforo o in coda. Ma anche in quei casi si è comunque alla guida, e quindi vale il divieto. Lo stesso vale per chi rifiuta una chiamata o cambia canzone con il dito: se il dispositivo non è gestito tramite comandi vocali o tasti al volante, il gesto è sanzionabile.

Le eccezioni esistono solo per chi ha dispositivi integrati nell’auto e può usarli senza togliere le mani dal volante, oppure per chi imposta il percorso prima di partire e non lo tocca più. In quel caso, si può seguire il tracciato in sicurezza e legalità.

Il messaggio è chiaro: la tecnologia non va demonizzata, ma deve essere usata con prudenza. Google Maps è utile, spesso indispensabile, ma va configurato in modo da non diventare un rischio per sé e per gli altri. In auto, basta una distrazione di pochi secondi per causare un incidente, e quando accade non c’è app che possa correggere l’errore.

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