Il pediatra Italo Farnetani ha recentemente lanciato un allarme riguardo alla sicurezza in acqua dei bambini, sottolineando che solo un terzo di essi è in grado di nuotare in modo sicuro. Questa situazione è particolarmente preoccupante, considerando che ogni anno in Italia circa 330 persone perdono la vita per annegamento, di cui una significativa percentuale sono minori. Farnetani, attraverso un’intervista rilasciata all’Adnkronos Salute, ha proposto di introdurre corsi di nuoto nelle scuole, sottolineando che è compito delle istituzioni pubbliche garantire la prevenzione in questo ambito.
La situazione attuale dei bambini e il nuoto
Secondo Farnetani, solo il 30% dei bambini e adolescenti italiani sa nuotare in sicurezza, il che significa che il restante 70% non ha le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza in acqua. Tra questi, un altro 30% è in grado di galleggiare, mentre un ulteriore 30% sa solo muoversi in avanti. Infine, il 10% è capace di rimanere a galla, ma solo in piscina. Questi dati, allarmanti, indicano che milioni di giovani sono a rischio di annegamento. Farnetani ha evidenziato come il problema sia particolarmente grave per i bambini provenienti da famiglie con fragilità sociale, specialmente quelle con genitori stranieri. La mancanza di risorse economiche porta molte famiglie a rinunciare a corsi di nuoto, esponendo così i loro figli a un rischio maggiore.
Proposta di corsi di nuoto nelle scuole
Farnetani ha suggerito che le scuole possano svolgere un ruolo cruciale nella formazione al nuoto. In particolare, ha proposto che all’inizio dell’anno scolastico vengano attivate convenzioni con piscine pubbliche e private. Le lezioni di nuoto potrebbero essere organizzate in modo sicuro e condotte anche dai docenti di scienze motorie. Questo approccio non solo migliorerebbe le competenze natatorie dei bambini, ma potrebbe anche favorire un ambiente scolastico più positivo, considerando che il nuoto è uno degli sport più apprezzati dai giovani. Inoltre, l’integrazione sociale tra diverse fasce di studenti potrebbe beneficiare di tali iniziative.
Il contesto della Giornata internazionale della prevenzione dell’annegamento
Il 25 luglio 2025, Farnetani ha partecipato alla celebrazione della Giornata internazionale della prevenzione dell’annegamento, indetta dall’Organizzazione mondiale della sanità. Durante l’evento, ha enfatizzato l’importanza di saper nuotare bene, evidenziando che galleggiare o “cavarsela” non è sufficiente. La sicurezza in acqua richiede competenze adeguate e Farnetani ha ribadito l’urgenza di affrontare questo problema attraverso l’educazione e la formazione. Le statistiche sul numero di decessi tra bambini e adolescenti per annegamento sono preoccupanti e richiedono un intervento immediato da parte delle istituzioni.
La proposta di Farnetani rappresenta un passo importante verso la prevenzione degli incidenti in acqua, un tema che merita attenzione e azione concreta da parte della società e delle istituzioni.