Il ciclo della violenza: analisi psicologica e criminologica della violenza di genere.

Lorenzo Fogli

Luglio 27, 2025

Secondo i dati forniti dall’ISTAT nel report di novembre 2024, il 31,5% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. La violenza di genere spesso si manifesta in modi sottili e complessi, rendendo difficile il riconoscimento della sua presenza in relazioni che possono apparire normali. Un modello utile per comprendere questo fenomeno รจ il ciclo della violenza elaborato da Lenore Walker, che delinea le dinamiche relazionali e psicologiche che si sviluppano in contesti di abuso e controllo.

Le fasi del ciclo della violenza

Il ciclo della violenza, descritto da Lenore Walker, si articola in tre fasi distinte. La prima fase, definita fase della tensione, รจ caratterizzata da un clima di irritabilitร  e conflittualitร , in cui la vittima cerca di placare l’aggressore. La seconda fase, nota come fase dell’aggressione, segna l’esplosione della violenza, che puรฒ manifestarsi in forme fisiche, psicologiche, sessuali o economiche. Infine, si entra nella fase della luna di miele, durante la quale l’aggressore mostra pentimento, chiede scusa e promette cambiamenti, spesso attraverso gesti affettuosi. Con il passare del tempo, questa fase di calma tende a svanire, mentre le esplosioni di violenza diventano sempre piรน frequenti. Alcuni modelli aggiungono una quarta fase, chiamata calma apparente, in cui la tensione sembra sospesa, ma la vittima rimane costantemente in allerta.

Le difficoltร  nel rompere il ciclo

L’idea che sia sufficiente “andarsene” rappresenta una semplificazione pericolosa, poichรฉ esistono diversi meccanismi psicologici che intrappolano le vittime. Tra questi, il trauma bonding, che si forma attraverso l’alternanza tra maltrattamenti e momenti positivi, creando un legame distorto ma profondo. La dissonanza cognitiva rende difficile accettare che una persona possa essere sia amorevole che violenta. Inoltre, l’impotenza appresa emerge da esperienze ripetute di fallimento, generando una sensazione di passivitร . La vergogna e la colpa possono portare la vittima a credere di meritare ciรฒ che subisce, mentre l’isolamento sociale ed economico ostacola l’accesso a risorse esterne di supporto.

Il ruolo dell’aggressore: controllo e manipolazione

Un importante modello nella criminologia moderna รจ quello del coercive control, sviluppato da Evan Stark. Questa forma di violenza รจ continua e pervasiva, non necessariamente fisica, ma costruita attraverso la svalutazione e il controllo di aspetti quotidiani come finanze, relazioni sociali e abbigliamento. Questo tipo di controllo sistematico mina l’identitร  della vittima, rendendo spesso invisibile la violenza agli occhi esterni.

Opportunitร  di liberazione dal ciclo di violenza

Riconoscere la violenza รจ il primo passo verso la liberazione. Accedere a reti di supporto sociale, come centri antiviolenza, psicologi e servizi territoriali, consente di ricostruire la propria autonomia. Il ciclo della violenza non รจ solo un insieme di atti aggressivi, ma rappresenta una struttura psicologica e relazionale complessa. Comprendere e riconoscere queste dinamiche รจ essenziale per superare stereotipi e costruire un futuro in spazi sicuri. La lotta contro la violenza di genere si basa sull’informazione, la prevenzione e un sostegno attivo. Per chi cerca aiuto, il numero 1522 รจ disponibile 24 ore su 24, gratuitamente e in forma anonima.

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