La Procura di Palermo ha avviato un’inchiesta in seguito alla morte di una bambina di 11 anni, avvenuta il 26 luglio 2025 presso l’Ospedale Buccheri La Ferla. L’episodio ha suscitato grande attenzione e preoccupazione, portando le autorità a disporre un’autopsia per chiarire le cause del decesso.
Il sequestro dell’appartamento
La Procura ha disposto il sequestro dell’appartamento in cui viveva la giovane vittima. All’interno della casa è stata rinvenuta una bottiglia contenente benzina, che si trovava anche sugli indumenti della bambina. Secondo le prime informazioni, la piccola, originaria di Palermo e affetta da una forma di encefalite che le aveva causato tetraplegia, era stata portata in ospedale dalla madre e dal compagno in gravi condizioni. La Procura, guidata dal procuratore Maurizio De Lucia, ha aperto un fascicolo di atti non costituenti reato, escludendo al momento qualsiasi ipotesi di omicidio.
Le condizioni della bambina
All’arrivo in ospedale, la bambina presentava segni evidenti sul collo e indossava abiti impregnati di benzina. La giovane paziente aveva già ricevuto trattamenti presso la stessa struttura per una forma di epilessia resistente ai farmaci. Il corpo della bambina è stato trasferito all’istituto di Medicina Legale del Policlinico per eseguire l’autopsia, che servirà a determinare le cause precise del decesso.
Interrogatori e indagini in corso
La madre della bambina, che ha altri quattro figli minorenni, insieme al compagno, è stata interrogata dalla polizia fino a tarda sera. Le autorità stanno raccogliendo testimonianze e prove per chiarire la situazione e comprendere cosa sia accaduto prima del tragico evento. La comunità locale è scossa da quanto accaduto, e le indagini proseguono per garantire che venga fatta luce su questa triste vicenda.
L’attenzione rimane alta mentre la Procura continua a lavorare per far chiarezza su un caso che ha colpito profondamente la città di Palermo e suscitato interrogativi sulla sicurezza e il benessere dei minori.