Chirurgia: a Padova impiantate protesi di astragalo in titanio personalizzate

Stella Rota

Luglio 29, 2025

Il 29 luglio 2025, un intervento innovativo ha avuto luogo al Policlinico Abano, situato nella provincia di Padova, dove è stata eseguita una procedura chirurgica pionieristica per impiantare protesi in titanio “su misura” a un paziente di 62 anni affetto da grave necrosi avascolare idiopatica. Questo intervento, considerato il primo del suo genere in Italia, ha visto la sostituzione completa dell’astragalo, l’osso dell’articolazione della caviglia, insieme a una porzione di tibia. Dopo tre giorni di degenza, il paziente è stato dimesso in buone condizioni, come riportato nella nota del gruppo ospedaliero Leonardo (Gol).

Dettagli dell’intervento chirurgico

Il paziente, affetto da necrosi avascolare, ha subito il primo intervento nel maggio 2024 e il secondo il 24 luglio 2025, dopo un periodo di recupero necessario per la guarigione e la riabilitazione. I medici hanno confermato che il decorso post-operatorio è stato regolare, e dopo tre o quattro settimane di riposo, il paziente inizierà un programma di riabilitazione che prevede un carico progressivo sulla caviglia operata. Questa procedura è stata realizzata grazie all’uso di tecnologie avanzate, tra cui la Tac 3D, che ha permesso di progettare una protesi personalizzata per il paziente.

Innovazioni nella protesi di caviglia

L’intervento ha utilizzato una metodica innovativa che combina un modello standard di protesi tibiale con una protesi personalizzata per l’astragalo. Questa tecnica, sviluppata da Andrea Valcarenghi, responsabile dell’Unità funzionale di Chirurgia del piede e della caviglia, ha permesso un allineamento osseo preciso, fondamentale per il successo dell’operazione. L’alternativa a questa procedura sarebbe stata l’artrodesi, una fusione che limita il movimento della caviglia, mentre la nuova tecnica mira a preservare la funzionalità articolare.

Recupero e riabilitazione

Il recupero del paziente è previsto attraverso un programma di riabilitazione fisioterapica che inizierà a tre o quattro settimane dall’intervento. Durante questo periodo, il paziente dovrà indossare un tutore di immobilizzazione, che potrà essere rimosso per le medicazioni e per eseguire esercizi di mobilizzazione. L’obiettivo è quello di consentire al paziente di tornare a camminare senza dolore e di riprendere un’attività fisica moderata, come camminate, ciclismo e nuoto, evitando sport ad alto impatto.

Prospettive future nella chirurgia ortopedica

Il Policlinico Abano si distingue per la sua capacità di offrire soluzioni innovative nella protesica di caviglia, grazie a un’équipe altamente specializzata e all’uso delle più recenti tecnologie. Nicola Petruzzi, presidente di Gol, ha sottolineato l’importanza di mettere il paziente al centro di un percorso di cure personalizzate, garantendo risultati duraturi e una buona funzionalità dell’articolazione tibio-tarsica. L’intervento rappresenta un passo significativo nella chirurgia ortopedica, offrendo una risposta efficace a patologie gravi e invalidanti.

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