Coccodrillo a Ladispoli: il sindaco chiarisce, era solo un giocattolo

Luisa Perdona

Luglio 29, 2025

Il timore di un possibile avvistamento di un rettile pericoloso nel fiume Sanguinara a Ladispoli, in provincia di Roma, è stato fugato. Il sindaco Alessandro Grando ha confermato che l’oggetto fotografato, che aveva suscitato allerta tra i cittadini, era in realtà un giocattolo. La notizia è stata diffusa il 29 luglio 2025, alle ore 14:29, tramite un post su Facebook.

La situazione a Ladispoli

Ladispoli, nota località balneare, ha vissuto momenti di apprensione a causa di una presunta presenza di un coccodrillo nel fiume Sanguinara. Il sindaco Grando ha dichiarato che, dopo un’attenta verifica da parte delle autorità competenti, è emerso che il presunto rettile non era altro che un giocattolo. “Dopo le doverose verifiche che sono state effettuate possiamo finalmente confermare che non c’è alcun rettile pericoloso nel fiume Sanguinara“, ha scritto il sindaco.

La situazione si è creata a seguito della segnalazione di una cittadina che ha ammesso di aver posizionato un giocattolo nel parco giochi vicino al fiume. Questo oggetto, simile a un coccodrillo, è stato poi erroneamente interpretato come un animale reale, generando preoccupazione tra i residenti. Grando ha sottolineato che tale comportamento è stato irresponsabile e ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia per procurato allarme contro ignoti.

Le reazioni della comunità

La reazione della comunità di Ladispoli è stata di sollievo quando la notizia del giocattolo è stata confermata. Il sindaco ha ringraziato le Forze dell’Ordine, i volontari e tutti i cittadini per la collaborazione e la pazienza dimostrata durante l’emergenza. “Con questa comunicazione possiamo finalmente chiudere questa vicenda, rassicurando tutti che non ci sono rischi e che si è trattato solamente di uno scherzo di pessimo gusto”, ha aggiunto Grando.

La situazione ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’importanza di segnalare correttamente eventuali avvistamenti di animali potenzialmente pericolosi. Le autorità locali hanno esortato i cittadini a mantenere la calma e a non farsi prendere dal panico di fronte a situazioni che potrebbero rivelarsi infondate.

Le conseguenze legali

La decisione di procedere con una denuncia per procurato allarme è stata presa dal sindaco per sottolineare la gravità di tali comportamenti irresponsabili. La legge italiana punisce severamente chi crea allerta ingiustificata, poiché questo può comportare non solo allarmismo tra la popolazione, ma anche un impegno significativo da parte delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza.

Il caso di Ladispoli è un esempio di come una semplice malinterpretazione possa generare panico e confusione. Le autorità hanno ribadito l’importanza di segnalare informazioni veritiere e di evitare comportamenti che possano compromettere la sicurezza pubblica. La comunità è ora invitata a rimanere vigile e a collaborare con le autorità per garantire un ambiente sicuro per tutti.

Con la questione del presunto coccodrillo risolta, Ladispoli può tornare alla normalità, con i cittadini che possono godere della bellezza della loro località senza timori infondati.

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