Cancro al seno: ricerca dell’Istituto Regina Elena di Roma evidenzia l’importanza dell’intelligenza artificiale e dei dati reali

Stella Rota

Luglio 30, 2025

Il 30 luglio 2025, un importante studio condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire) di Roma ha rivelato dati significativi riguardo al trattamento del tumore alla mammella triplo negativo. Questo studio multicentrico ha coinvolto oltre 750 pazienti provenienti da otto centri oncologici situati in sette Paesi europei e nel Regno Unito, tutti partecipanti al consorzio DigiCore. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Esmo Real World Data and Digital Oncology”, una nuova piattaforma internazionale dedicata all’oncologia basata su dati concreti e strumenti digitali.

Risultati dello studio sul tumore alla mammella

Il tumore alla mammella triplo negativo ha mostrato una risposta diversa rispetto ad altre forme di carcinoma. In particolare, la riduzione della dose di paclitaxel, un farmaco fondamentale nella chemioterapia neoadiuvante, è risultata associata a un tasso più basso di risposta patologica completa. Questo potrebbe comportare un aumento del rischio di recidiva, un aspetto che non si è manifestato nelle pazienti con tumore Her2-positivo. La dottoressa Patrizia Vici, responsabile della Uosd Sperimentazioni di fase IV dell’Ire, ha sottolineato l’importanza di mantenere dosi adeguate del farmaco per massimizzare le possibilità di risposta e migliorare le prospettive di sopravvivenza delle pazienti.

L’analisi ha utilizzato tecniche avanzate di machine learning per estrarre informazioni clinicamente rilevanti da dati raccolti nella pratica quotidiana, superando i limiti dei trial randomizzati. Il co-coordinatore dello studio, Eriseld Krasniqi, ha evidenziato come la digitalizzazione possa migliorare l’analisi dei dati real world, generando evidenze cliniche immediatamente applicabili. Il progetto continua a espandersi, includendo pazienti trattati con nuovi approcci terapeutici, come l’immunoterapia, per valutare se il ruolo della chemioterapia stia cambiando.

L’importanza dei dati real world nella ricerca oncologica

Giovanni Blandino, direttore scientifico f.f. dell’Ire, ha messo in evidenza il valore dei dati real world, che rappresentano la realtà clinica per oltre il 90% dei pazienti oncologici non inclusi nei trial randomizzati. Questo studio è il risultato di un’infrastruttura digitale robusta e di un modello collaborativo che l’istituto sta sviluppando per rendere i dati interoperabili e utilizzabili in studi futuri, anche attraverso modelli di federated learning.

Livio De Angelis, direttore generale degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (Ifo), ha espresso il suo orgoglio per il lavoro svolto dai ricercatori e oncologi, sottolineando l’impegno costante nella cura dei tumori, in particolare del carcinoma mammario, che è uno dei più comuni tra le donne. Ha annunciato che l’istituto sta per attivare una nuova Unità Operativa Complessa di Oncologia Senologica, un passo significativo per migliorare ulteriormente l’assistenza ai pazienti.

I risultati di questo studio evidenziano l’importanza di un approccio multidisciplinare e collaborativo nella lotta contro il cancro, unendo competenze diverse per affrontare le sfide del trattamento e migliorare le prospettive di cura per le pazienti affette da tumore alla mammella.

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