Il 30 luglio 2025, Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute, ha lanciato un allerta riguardo alle diete “last minute” che si diffondono in questo periodo dell’anno. Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze, molte persone si rivolgono a regimi alimentari estremi per ottenere risultati rapidi, ma Calabrese avverte che tali pratiche possono rivelarsi dannose per la salute.
Le diete estive e i loro rischi
Le diete che promettono un rapido dimagrimento, tipiche della stagione estiva, sono caratterizzate da approcci simili che, secondo Calabrese, portano a risultati temporanei e possono compromettere il benessere fisico. “Le persone non cercano diete, ma soluzioni immediate per perdere peso”, ha affermato il nutrizionista. Questo desiderio di risultati veloci ha portato all’adozione di regimi alimentari iperproteici, che negli ultimi tempi hanno visto un incremento di popolarità grazie alla dieta chetogenica.
Calabrese spiega che le due diete, pur avendo nomi diversi, condividono principi fondamentali. La dieta chetogenica, ad esempio, prevede una ripartizione dei macronutrienti con il 75% di grassi, il 20% di proteine e solo il 5% di carboidrati. D’altra parte, la dieta iperproteica aumenta la percentuale di proteine fino al 60%, riducendo al minimo i carboidrati e i grassi. Alcuni individui optano per la low carb o la very low carb, escludendo quasi completamente i carboidrati dalla loro alimentazione.
Le scelte alimentari e le conseguenze sulla salute
Un aspetto critico evidenziato da Calabrese riguarda la tipologia di alimenti consumati in queste diete. Le fonti proteiche predilette sono principalmente di origine animale, come carni rosse e bianche, pesce, uova e formaggi stagionati. Al contrario, i legumi, ricchi di amidi, vengono esclusi, così come le verdure, che non forniscono una quantità sufficiente di proteine.
Questa scelta alimentare porta a un’assunzione eccessiva di grassi animali, i quali non solo non favoriscono un dimagrimento duraturo, ma possono anche creare problemi di salute a lungo termine. Calabrese sottolinea che seguire questi regimi per periodi prolungati, oltre i tre o quattro giorni, può comportare rischi significativi per i reni, il fegato e il cuore. “I cibi proteici possono portare a una perdita di liquidi e a un’assemblaggio delle proteine, ma gli effetti sul peso sono temporanei”, ha avvertito il presidente del Comitato.
Riflessioni sulle diete estive
Le dichiarazioni di Giorgio Calabrese evidenziano l’importanza di affrontare la questione delle diete estive con cautela. La ricerca di soluzioni rapide per il dimagrimento può portare a scelte alimentari dannose e a conseguenze negative per la salute. È fondamentale, quindi, adottare un approccio equilibrato e sostenibile alla nutrizione, evitando di cadere nella trappola delle diete estreme e temporanee. Con l’estate alle porte, è essenziale informarsi e fare scelte consapevoli per garantire un benessere duraturo.