Omicidio di Sharon Verzeni: il fidanzato racconta la sua angoscia e paura

Stella Rota

Luglio 30, 2025

A un anno dal tragico omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto a Terno d’Isola, Sergio Ruocco ha condiviso i suoi sentimenti in un’intervista rilasciata all’Adnkronos. Ruocco ha descritto Sharon come una persona meravigliosa, esprimendo il suo dolore profondo: “Mi manca come se fosse il primo giorno”. La giovane donna è stata uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2024, un evento che ha scosso la comunità bergamasca e per il quale è attualmente sotto processo Moussa Sangare, un uomo di 31 anni.

Il ricordo dell’ultima sera insieme

Un anno fa, Sharon e Sergio erano promessi sposi e trascorrevano la serata nella loro abitazione di via Merelli a Terno d’Isola. Dopo l’omicidio, Ruocco ha vissuto con i genitori di Sharon a Bottanuco, a breve distanza dalla loro casa. Solo recentemente ha trovato il coraggio di tornare nella villetta che avevano acquistato insieme tre anni fa, ora sotto sequestro dalla data del delitto.

“Ricordo ogni istante dell’ultima sera trascorsa insieme,” ha dichiarato Sergio. “Prima delle 22 sono andato a letto, dovevo svegliarmi presto il giorno dopo. Ci siamo dati la buonanotte, mai avrei immaginato che sarebbe stata l’ultima volta”. La 33enne, a causa del caldo estivo, aveva deciso di uscire per una corsa serale. Purtroppo, la sua passeggiata è terminata in tragedia, con l’aggressione avvenuta poco dopo la mezzanotte in via Castegnate, a soli ottocento metri dalla casa dove Sergio dormiva ignaro.

Il diritto delle donne di uscire sole

Sergio Ruocco ha espresso la sua opinione riguardo alla libertà delle donne di uscire da sole, sia di giorno che di notte. “Ogni donna deve poter uscire senza timore,” ha affermato. Durante le indagini condotte dai carabinieri di Bergamo, molti hanno criticato Sharon per aver scelto di fare una corsa notturna. “Quello che è successo a Sharon avrebbe potuto verificarsi anche in pieno giorno. È triste ma la fiducia è andata perduta. Spero che le cose possano cambiare”, ha aggiunto.

Nel mese precedente all’arresto di Moussa Sangare, diversi residenti e commercianti avevano segnalato che l’area in cui è avvenuto l’omicidio era frequentata da spacciatori e persone sospette. A un anno di distanza, Ruocco ha notato che Terno d’Isola è rimasta sostanzialmente invariata. “Sono tornato a casa e ho trovato la città come l’avevo lasciata,” ha commentato, sottolineando che i problemi di sicurezza non riguardano solo il suo paese.

Prossima udienza il 22 settembre

Sergio ha scelto di non commentare il processo a carico di Moussa Sangare, che ha confessato l’omicidio di Sharon, sostenendo di aver agito senza motivo. Tuttavia, sette mesi dopo, ha ritrattato la sua confessione in aula. L’udienza successiva, fissata per il 22 settembre, vedrà la presentazione delle conclusioni della perizia psichiatrica, che determinerà se Sangare sia in grado di affrontare il processo e se fosse lucido al momento del delitto.

Il legame eterno con Sharon

Sergio Ruocco ha condiviso il suo pensiero più profondo: “Dopo tredici anni insieme, Sharon rimarrà sempre nel mio cuore e nei miei pensieri. So che mi sosterrà in ogni passo della mia vita e quando arriverà il mio momento, so che ci ritroveremo”. Ha anche ringraziato coloro che lo hanno supportato in questo difficile anno.

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