L’avvocato Antonio Capitella ha reso noto che Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, è stato aggredito nel carcere di Cagliari, dove sta scontando una condanna all’ergastolo per il suo coinvolgimento nella strage di Bologna del 2 agosto 1980, che causò la morte di 85 persone e oltre 200 feriti. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha suscitato preoccupazione per la sicurezza del detenuto.
Aggressione nel carcere di Cagliari
Il legale di Bellini ha riferito che il suo assistito è stato attaccato con un oggetto improvvisato, uno spazzolino da denti affilato, utilizzato come arma. Nonostante l’aggressione, Bellini è riuscito a schivare il colpo principale, ma ha subito una ferita lieve al braccio. L’avvocato ha condiviso che l’aggressore era un altro detenuto, sconosciuto a Bellini, che lo ha colpito in un corridoio della sezione carceraria.
Dettagli sull’aggressione
Secondo il racconto di Bellini, l’aggressore si è avvicinato e ha tentato di colpirlo al viso. La prontezza di Bellini ha evitato un danno maggiore, ma l’episodio ha sollevato allarmi sulla sua sicurezza all’interno dell’istituto penitenziario. Il legale ha sottolineato che tali aggressioni potrebbero rappresentare un segnale preoccupante per il futuro.
Richiesta di trasferimento
Capitella ha annunciato l’intenzione di presentare un’istanza di trasferimento per Bellini in un carcere più sicuro, dove siano presenti ex collaboratori. Attualmente, Bellini si trova in un carcere di detenuti comuni, il che, secondo il suo avvocato, non è adeguato alla sua situazione. La richiesta di trasferimento è già stata presentata in passato, ma non ha avuto seguito fino ad ora.
Preoccupazioni per la sicurezza
L’avvocato ha espresso preoccupazione per l’imminente anniversario della strage di Bologna, che potrebbe portare maggiore attenzione mediatica su Bellini e aumentare i rischi per la sua incolumità. Capitella ha affermato che la condanna all’ergastolo non deve tradursi in una condanna a morte, e ha chiesto che Bellini venga trasferito in un istituto penitenziario adatto.
Dibattito sulla sicurezza dei detenuti
L’aggressione subita da Bellini ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei detenuti e sulla necessità di garantire che gli ex collaboratori siano protetti da potenziali vendette all’interno degli istituti penitenziari. La situazione rimane sotto osservazione, mentre l’avvocato continua a lavorare per la sicurezza e i diritti del suo assistito.