Il 31 luglio 2025, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha presentato un’importante iniziativa normativa alla Camera dei Deputati. Questo progetto mira a creare un Testo unico per la legislazione farmaceutica, con l’obiettivo di semplificare, razionalizzare e rendere più efficace il quadro normativo attuale. Durante il convegno, Gemmato ha sottolineato l’importanza di un approccio moderno e unitario, in grado di rispondere alle necessità dei cittadini e del settore farmaceutico.
Obiettivi della riforma normativa
La riforma proposta si propone di affrontare vari aspetti critici del settore farmaceutico. Tra i punti chiave, vi è il miglioramento dell’accesso ai farmaci, in particolare per i pazienti affetti da patologie rare, croniche o invalidanti. La riforma prevede anche la revisione dei tetti di spesa, l’implementazione di meccanismi di payback e il potenziamento dei sistemi informativi sanitari. Gemmato ha evidenziato che l’interoperabilità con il Fascicolo sanitario elettronico e la digitalizzazione della prescrizione e dispensazione saranno fondamentali per migliorare l’efficienza del sistema.
L’iniziativa coinvolge diversi ministeri, tra cui Salute, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Ambiente e Giustizia. Questo approccio multidisciplinare è pensato per superare la frammentazione normativa che caratterizza attualmente il settore. Gemmato ha dichiarato che il governo intende fornire un impianto normativo chiaro e coerente, aggiornato rispetto alle esigenze contemporanee.
Collaborazione con le regioni e il settore
Un aspetto fondamentale della riforma è la collaborazione con le Regioni, che saranno chiamate a contribuire alla stesura del Testo unico. Questo approccio mira a garantire che le problematiche attuali vengano affrontate in modo efficace, permettendo un accesso equo ai farmaci per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Gemmato ha sottolineato che la salute è un diritto fondamentale, come stabilito dall’articolo 34 della Costituzione italiana.
La riforma intende anche valorizzare le farmacie territoriali, integrando servizi di telemedicina e prevenzione. Questo aspetto è cruciale per garantire una rete di assistenza sanitaria più efficiente, soprattutto nelle aree interne del Paese, dove l’accesso ai servizi può risultare più complesso.
Ascolto e partecipazione nel processo di riforma
Marcello Gemmato ha messo in evidenza che le riforme più efficaci nascono dall’ascolto e dal coinvolgimento di tutti gli attori del settore. Per questo motivo, il testo preliminare della riforma è stato reso pubblico, invitando i vari stakeholders a fornire i propri contributi. Questa apertura al dialogo è vista come un modo per rafforzare il sistema farmaceutico nazionale e garantire la salute dei cittadini, soprattutto in un contesto di incertezze geopolitiche e sfide per le filiere.
Il sottosegretario ha concluso il suo intervento ringraziando tutti coloro che operano nel settore, dalle associazioni di categoria ai professionisti della salute, sottolineando l’importanza della loro collaborazione per creare un testo normativo condiviso e sostenibile nel lungo periodo. La riforma della legislazione farmaceutica, quindi, rappresenta un passo significativo verso un sistema più equo e accessibile per tutti i cittadini italiani.