Le neoplasie polmonari, comunemente note come tumore al polmone, costituiscono una delle principali sfide nell’ambito dell’oncologia, poiché colpiscono un numero significativo di pazienti e rappresentano una delle prime cause di mortalità a livello globale. In Italia, nonostante una diminuzione del tasso di mortalità, il cancro del polmone si conferma come la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne. Inoltre, nel 2024, si sono registrati oltre 44.800 nuovi casi, suddivisi in 31.900 uomini e 12.900 donne.
I tumori polmonari originano da cellule maligne che proliferano nei tessuti polmonari e possono essere classificati in due categorie principali. La prima, i tumori a piccole cellule (SCLC), rappresenta il 10-15% dei casi, mentre la seconda, i tumori non a piccole cellule (NSCLC), comprende circa l’85% delle diagnosi. Queste statistiche evidenziano l’importanza di una diagnosi precoce e di una corretta gestione della malattia.
Stadi del carcinoma polmonare
La stadiazione del tumore al polmone si basa sul sistema TNM, che valuta l’estensione della massa tumorale (T), il coinvolgimento dei linfonodi (N) e la presenza di metastasi (M). Gli stadi vanno da 1 a 4, con il quarto stadio che indica una malattia metastatica. Fino allo stadio IIIa, la malattia può essere suscettibile di resezione chirurgica, mentre il quarto stadio generalmente controindica l’intervento chirurgico, salvo eccezioni cliniche specifiche.
Cause di insorgenza
Il principale fattore di rischio associato al tumore ai polmoni è il fumo di sigaretta, che è responsabile della maggior parte delle neoplasie polmonari diagnosticate. L’esposizione al fumo di sigaretta provoca danni cumulativi nel tempo, proporzionali sia alla durata che al numero di sigarette fumate quotidianamente. La nicotina, oltre a essere cancerogena, compromette la reattività del sistema immunitario, riducendo la capacità dell’organismo di combattere le cellule tumorali. Altri fattori di rischio includono l’alcool, che amplifica l’effetto nocivo del fumo, e agenti chimici, inquinamento ambientale e radon.
Sintomi e segni
Nelle fasi iniziali, il cancro al polmone è spesso asintomatico. Quando i sintomi si manifestano, possono variare in base all’avanzamento della malattia. I sintomi più comuni comprendono dolore toracico, abbassamento del tono della voce, tosse, febbre intermittente e parestesie. In caso di diffusione della malattia, possono manifestarsi ulteriori sintomi legati al funzionamento compromesso degli organi coinvolti.
Modalità di diagnosi
La diagnosi del tumore al polmone avviene spesso in stadi avanzati, rendendo le percentuali di sopravvivenza a 5 anni relativamente basse, con circa il 16% per gli uomini e il 22% per le donne in Italia. Per i soggetti a rischio, come i forti fumatori, è consigliabile effettuare una TC polmonare per una diagnosi precoce. Tuttavia, il dibattito scientifico si concentra sulle radiazioni associate a tali esami. Un approccio alternativo prevede l’esecuzione di una RX del torace annuale.
Strategie di prevenzione
Le strategie di prevenzione del tumore al polmone si fondano su scelte di vita salutari. Tra queste, smettere di fumare, ridurre il consumo di alcolici, migliorare la qualità dell’ambiente, seguire una dieta equilibrata e praticare regolarmente attività fisica.
Cure e approcci terapeutici
La gestione terapeutica del tumore polmonare inizia con una valutazione approfondita dell’estensione della malattia. L’approccio iniziale è di tipo chirurgico, con la resezione del tumore come obiettivo primario. In alcuni casi, è possibile ricorrere a un trattamento chemioterapico neoadiuvante per ridurre il volume della massa prima dell’intervento. Le opzioni chirurgiche includono la pneumonectomia e la resezione cuneiforme o lobectomia.
Negli ultimi anni, l’immunoterapia e i farmaci a bersaglio molecolare hanno trasformato il panorama terapeutico, offrendo nuove possibilità anche per i pazienti in stadio avanzato. Tuttavia, i tumori a piccole cellule sono considerati inoperabili alla diagnosi, poiché tendono a diffondersi precocemente. La chemioterapia viene impiegata dopo la chirurgia nei casi con fattori di rischio per metastasi, mentre in fase metastatica i trattamenti mirano a controllare la malattia e migliorare la qualità della vita del paziente.
Il continuo progresso nella ricerca e nella pratica clinica mira a migliorare le strategie terapeutiche e la qualità della vita dei pazienti affetti da tumore al polmone.