West Nile: l’Italia registra il maggior numero di casi umani in Europa secondo il report Ecdc

Luisa Perdona

Agosto 1, 2025

Nella provincia di Latina si registra il numero più elevato di casi di infezione da virus West Nile, secondo quanto riportato dai Centri europei per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il bollettino settimanale pubblicato il 1° agosto 2025 evidenzia che, dall’inizio dell’anno fino al 30 luglio, cinque Paesi europei hanno segnalato casi umani di infezione: Bulgaria, Francia, Grecia, Italia e Romania. L’Ecdc avverte che i dati forniti sono preliminari e potrebbero essere soggetti a revisione da parte dei singoli Stati man mano che emergono nuove informazioni.

Il quadro epidemiologico in Italia

L’Italia si distingue per il numero di casi di infezione da virus West Nile, superando di gran lunga gli altri Paesi europei. L’agenzia Ecdc ha specificato che la provincia di Latina, nel Lazio, ha registrato il numero più alto di infezioni, confermando la preoccupazione per la diffusione del virus. La situazione è monitorata attentamente, con l’agenzia che invita a interpretare i dati con cautela, poiché i conteggi potrebbero subire modifiche a seguito di ulteriori segnalazioni dai Paesi coinvolti.

Durante la settimana 31, compresa tra il 24 e il 30 luglio, sono stati riportati per la prima volta casi di infezione autoctona in Bulgaria e Francia, mentre la Grecia ha evidenziato contagi in tre nuove regioni. L’Italia ha visto un incremento significativo, con sette nuove regioni colpite, e la Romania ha segnalato un nuovo caso. Questo scenario sottolinea l’importanza di misure preventive e di sorveglianza attiva per contenere la diffusione del virus.

Impatto e strategie di prevenzione

La diffusione del virus West Nile in Europa, e in particolare in Italia, ha sollevato preoccupazioni per la salute pubblica. Le autorità sanitarie locali stanno intensificando le misure di controllo, inclusa la sensibilizzazione della popolazione riguardo ai rischi associati alle punture di zanzare, che sono i principali vettori del virus. Gli esperti raccomandano di adottare precauzioni, come l’uso di repellenti e la protezione degli ambienti domestici, per ridurre il rischio di infezione.

Inoltre, è fondamentale che i cittadini siano informati sui sintomi dell’infezione da virus West Nile, che possono variare da lievi a gravi. Le manifestazioni cliniche possono includere febbre, mal di testa e, nei casi più severi, sintomi neurologici. Le autorità sanitarie stanno collaborando con le istituzioni locali per garantire un monitoraggio efficace e tempestivo della situazione epidemiologica.

Situazione nei Paesi europei

Oltre all’Italia, anche altri Paesi europei come Bulgaria, Francia, Grecia e Romania stanno affrontando sfide simili nella lotta contro il virus West Nile. La Bulgaria e la Francia hanno recentemente confermato casi di infezione, evidenziando una crescente preoccupazione per la salute pubblica in tutta Europa. La Grecia, con il suo incremento di contagi, sta attuando misure preventive per contenere la diffusione del virus nelle nuove regioni colpite.

L’Ecdc continua a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti regolari sui casi segnalati, sottolineando l’importanza di una risposta coordinata a livello europeo per affrontare questa emergenza sanitaria. Le autorità sanitarie di ciascun Paese sono invitate a collaborare e a condividere informazioni per garantire una gestione efficace della situazione.

La lotta contro il virus West Nile richiede un impegno collettivo e una vigilanza costante, mentre le autorità continuano a lavorare per proteggere la salute della popolazione e prevenire ulteriori focolai di infezione.

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