Rinviata l’apertura delle domande per il Bonus Psicologo: fondi per appena il 2% degli aventi diritto.
Era stato fissato per il 25 luglio il click day del Bonus Psicologo 2025, ma l’attesa si è trasformata in delusione: la procedura è stata rinviata a data da destinarsi. All’origine dello slittamento, due ostacoli concreti: l’assenza del decreto attuativo, necessario per sbloccare la piattaforma INPS, e la quasi totale mancanza di fondi. Il bonus, ideato per sostenere il benessere mentale con un contributo fino a 1.500 euro all’anno, rischia di diventare un privilegio per pochissimi. Le stime attuali parlano di oltre 400mila richieste attese, ma le risorse disponibili riuscirebbero a coprire soltanto 6.300 beneficiari. Una situazione che ha generato forti proteste e un’ondata di richieste di intervento da parte della società civile.
Raccolta firme e proposta di legge: l’iniziativa parte dal basso
Di fronte al blocco istituzionale e all’enorme divario tra domande attese e fondi disponibili, Pubblica, ente del terzo settore, ha deciso di attivarsi. Il progetto è ambizioso: una legge di iniziativa popolare per rendere il bonus strutturale, accessibile a tutti coloro che rientrano nei parametri previsti. Il testo prevede un finanziamento misto tra pubblico e privato, con meccanismi di decontribuzione per rendere il sistema sostenibile nel tempo.

Per portare la proposta in Parlamento servono almeno 50mila firme, e chi vuole partecipare può farlo direttamente online, attraverso il portale, utilizzando le credenziali SPID. La campagna ha già raccolto migliaia di adesioni in pochi giorni, segno di un disagio diffuso e di una crescente consapevolezza sull’importanza della salute mentale.
La richiesta principale è chiara: trasformare un bonus emergenziale in un diritto stabile, in grado di offrire accesso gratuito o agevolato alla psicoterapia a chi ne ha realmente bisogno, a prescindere dai limiti annuali imposti dal bilancio statale. L’iniziativa chiede al Governo di dare risposte concrete e durature a un bisogno che la pandemia prima e la crisi economica poi hanno reso più urgente che mai.
Domande in sospeso e criteri confermati: cosa aspettarsi ora
La domanda per il Bonus Psicologo 2025 potrà essere presentata, non appena sarà pubblicato il decreto attuativo, tramite il portale INPS. Serviranno SPID e un ISEE sotto i 50.000 euro. L’agevolazione sarà accessibile anche per i minori, purché la richiesta venga inoltrata da un tutore legale. Non è richiesta alcuna prescrizione medica: basta autocertificare il bisogno di supporto psicologico.
L’assegnazione seguirà l’ordine di graduatoria basato sull’ISEE, come avvenuto nelle edizioni precedenti. Chi ha un indicatore economico più basso avrà priorità. Tuttavia, non esiste ancora una nuova data ufficiale per la riapertura delle domande. I cittadini interessati restano dunque in attesa, in un limbo burocratico che rende l’accesso alla salute mentale una corsa a ostacoli.
Il tema rimane al centro del dibattito: è giusto affidare a un click day una misura sanitaria che dovrebbe essere garantita a prescindere dalla velocità di connessione o dalla fortuna di essere tra i primi a registrarsi? La risposta, per ora, resta congelata nei documenti in attesa di firma.