Regole sui liquidi in volo, aumentano i disagi: multe salate e norme diverse in ogni aeroporto

liquidi nel bagaglio

Liquidi nel bagaglio a mano, le regole cambiano ma nessuno avvisa

Lorenzo Fogli

Agosto 11, 2025

Le nuove regole sui liquidi nel bagaglio a mano variano tra gli aeroporti. I passeggeri rischiano sanzioni e costi extra fino a 130 euro se trovati impreparati ai controlli di sicurezza.

Ogni estate milioni di passeggeri si muovono tra aeroporti europei, ma quest’anno a creare caos non sono solo i ritardi o i bagagli smarriti. Il problema viene dai liquidi. Le regole sul trasporto nel bagaglio a mano sono cambiate in parte d’Europa, ma senza una linea chiara. Gli scali si muovono in ordine sparso, le compagnie impongono regole proprie e i viaggiatori si ritrovano a pagare caro per una bottiglia di profumo dimenticata. Non è raro che, per colpa di un liquido da 150 ml, il trolley venga respinto all’imbarco e spostato in stiva all’ultimo momento. Le tariffe? Fino a 130 euro per tratta. Una spesa imprevista che pesa, e che spesso arriva senza preavviso.

Liquidi nel bagaglio a mano, le regole cambiano ma nessuno avvisa

Da mesi, alcune autorità aeroportuali hanno cominciato ad adottare scanner a tomografia computerizzata, capaci di analizzare i bagagli senza bisogno di limitare la quantità di liquidi. Il passaggio è cruciale: nei terminal che li usano, i viaggiatori possono portare fino a due litri totali, anche in flaconi superiori ai 100 ml. Ma non è così ovunque. In alcuni casi gli scanner sono stati installati ma non ancora attivati. In altri, restano in funzione ma non viene aggiornata la normativa interna. Risultato: ogni aeroporto ha regole sue, spesso non comunicate chiaramente nemmeno nei siti ufficiali o nelle app delle compagnie.

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Cosa succede se sbagli: costi extra, stress e valigie respinte al gate – www.pdspsicologidellosport.it

 

Molti passeggeri scoprono di essere in errore solo quando arrivano al varco di sicurezza. C’è chi butta via creme, acqua e deodoranti. C’è chi viene obbligato a pagare per imbarcare il bagaglio in stiva. Chi vola spesso sa che ogni compagnia ha le sue tariffe, ma pochi si aspettano che il prezzo possa salire così in alto. Ita Airways, ad esempio, impone fino a 130 euro per tratte intercontinentali, anche se il passeggero ha già acquistato un biglietto economy light. Ryanair e WizzAir oscillano tra i 35 e i 75 euro, con variazioni in base alla tratta e alla modalità di acquisto.

Il punto critico è l’assenza di un regolamento unico, valido in tutta l’Unione Europea. A oggi, gli aeroporti di Milano, Roma, Bologna, Dublino, Londra, Berlino e altri ancora hanno introdotto i nuovi scanner, ma senza una lista ufficiale pubblicata da enti come ENAC o Assoutenti, è impossibile sapere dove valgano le nuove regole e dove no. A farne le spese sono i viaggiatori comuni, che spesso si affidano a informazioni datate o generiche.

Cosa succede se sbagli: costi extra, stress e valigie respinte al gate

L’errore più comune è quello di presentarsi al controllo con liquidi fuori misura, pensando che il proprio aeroporto li accetti. In realtà, anche con scanner attivi, alcuni scali continuano a vietare tutto ciò che supera i 100 ml. Il personale addetto ai controlli ha margini di discrezionalità minimi: se la norma non è stata aggiornata, il liquido va eliminato o il bagaglio dev’essere imbarcato. E farlo al gate, in emergenza, costa caro.

Le compagnie low cost sfruttano l’occasione. Ryanair, ad esempio, fa pagare il passaggio del bagaglio da cabina a stiva fino a 75 euro se fatto in aeroporto. EasyJet e Vueling seguono con cifre simili. Ma anche le compagnie di bandiera non sono da meno: ITA parte da 60 euro per voli nazionali, 70 per quelli europei, salendo oltre i 100 su alcune tratte. Non si tratta di una tassa fissa: spesso il prezzo varia in base a disponibilità, tratta e persino orario del volo.

Questi costi extra non sono sempre evidenziati in fase di prenotazione, e molti passeggeri si trovano spiazzati, senza alternative. A nulla servono proteste o richieste di deroga: una volta al gate, le opzioni sono due. O si paga, o si lascia il bagaglio. In alcuni casi il contenuto viene smaltito direttamente, con sprechi evidenti di prodotti nuovi e costosi.

Assoutenti ha chiesto a più riprese una normativa unica per tutti gli aeroporti europei, oltre a un elenco aggiornato degli scali che permettono il trasporto di liquidi in quantità superiori. Al momento non esiste un portale ufficiale che raccolga queste informazioni. Chi viaggia è costretto a cercare tra forum, blog o call center delle compagnie, spesso ricevendo risposte vaghe o contraddittorie.

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