Nervosismo e irritabilità, ecco cosa li scatena e come puoi fermarli subito

Irritabile

Il tuo stile di vita e l'alimentazione potrebbe influire sul tuo carattere e umore-pdspsicologidellosport.it

Lorenzo Fogli

Agosto 14, 2025

Dalla mancanza di sonno alle carenze nutrizionali, fino allo stress cronico: le cause che possono scatenare reazioni sproporzionate e come intervenire per riportare equilibrio.

Sentirsi “nervosi” o dire “oggi sono irritabile” è un’esperienza comune a persone di tutte le età. Si tratta di una condizione in cui il corpo e la mente entrano in uno stato di tensione, rispondendo in modo accentuato a stimoli che normalmente non avrebbero lo stesso effetto. Queste reazioni possono essere temporanee o diventare ricorrenti, influenzando la vita lavorativa, familiare e sociale. Conoscere le cause permette di intervenire in maniera mirata, evitando che la situazione peggiori o si cronicizzi.

Come si manifestano e quali fattori possono scatenarli

Dal punto di vista psicologico, nervosismo e irritabilità si presentano con un’aumentata sensibilità agli stimoli ambientali. Chi ne soffre può reagire con rabbia o frustrazione anche di fronte a situazioni di minima entità, accompagnando queste risposte con sensazioni di agitazione, irrequietezza o sconforto. Sul piano fisico, l’attivazione del sistema neurovegetativo porta a sintomi come tensione muscolare, battito accelerato, sudorazione e respiro irregolare.

Le origini di questi stati sono molteplici. Tra le prime da considerare c’è lo stile di vita. Un sonno insufficiente o disturbato incide negativamente sull’umore, abbassa i livelli di energia e altera l’equilibrio ormonale. Anche un’alimentazione ricca di zuccheri può causare sbalzi della glicemia e conseguenti alterazioni emotive. La caffeina, se assunta in eccesso, stimola il sistema simpatico, facendo aumentare la frequenza cardiaca e alimentando ansia e agitazione.

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Cambia stile di vita e integra la tua alimentazione per nutrire il tuo cervello-pdspsicologidellosport.it

Esistono poi cause mediche e psicologiche. Alcune patologie croniche o squilibri ormonali possono predisporre a reazioni emotive intense. L’irritabilità è spesso associata a disturbi d’ansia, depressione, disturbo bipolare e disturbo da disregolazione dell’umore dirompente. In quest’ultimo caso, la persona sperimenta scoppi di rabbia sproporzionati, alternati a un umore costantemente teso.

In certi individui, queste reazioni fanno parte del carattere: alti livelli di energia, tendenza all’aggressività verbale, ipercriticità e sensibilità accentuata agli stimoli possono essere tratti stabili della personalità.

Un fattore trasversale a molte situazioni è lo stress. Periodi di lavoro intenso, problemi familiari o preoccupazioni personali possono far aumentare le reazioni emotive. Qui entra in gioco un elemento poco considerato ma importante: il magnesio. Questo minerale regola l’attività di oltre 300 enzimi e contribuisce a modulare la risposta allo stress. Livelli bassi sono stati rilevati in persone con nervosismo, stanchezza e irritabilità. La letteratura scientifica ha ipotizzato un circolo vizioso: lo stress riduce il magnesio disponibile e la sua carenza rende l’organismo più sensibile allo stress stesso, amplificando il problema.

Strategie e interventi per ridurre nervosismo e irritabilità

Quando questi stati diventano frequenti e impattano sulle relazioni o sulla produttività, è opportuno valutare un supporto professionale. Psicologi e psicoterapeuti possono individuare l’eventuale presenza di disturbi sottostanti e proporre percorsi mirati.

Negli altri casi, alcuni accorgimenti possono aiutare a gestire episodi occasionali o acuti. Il contatto con la natura, ad esempio, si è dimostrato efficace nel ridurre i livelli di stress e regolare l’umore. Passeggiate in aree verdi o attività all’aperto stimolano la produzione di neurotrasmettitori legati al benessere e calmano la reattività emotiva.

Tecniche di rilassamento e mindfulness possono abbassare la tensione interna, migliorando la capacità di risposta agli stimoli. A livello di stile di vita, ridurre l’assunzione di caffeina e zuccheri, così come mantenere una buona qualità del sonno, ha un impatto diretto sul controllo delle emozioni. Abitudini semplici, come andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora o limitare l’uso di dispositivi elettronici prima di coricarsi, possono fare la differenza.

Sul piano nutrizionale, monitorare l’apporto di magnesio è una mossa preventiva importante. Nei casi di carenza, l’integrazione — sempre valutata con un professionista — può aiutare a spezzare il ciclo magnesio-stress, riducendo irritabilità e nervosismo e favorendo una maggiore stabilità emotiva.

In definitiva, riconoscere i segnali precoci, intervenire sulle abitudini quotidiane e, quando necessario, chiedere supporto, permette di prevenire un’escalation e proteggere non solo la salute mentale, ma anche quella fisica.

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