Addio a Pippo Baudo, il re della TV italiana ci lascia a 89 anni: la sua eredità cambierà per sempre il modo in cui guardiamo la televisione?

Television host Pippo Baudo attends at book fair Tempo di Libri during the Telegatto Event, Milan, March 12th, 2018 (Photo by Marco Piraccini/Archivio Marco Piraccini/Mondadori Portfolio via Getty Images)

Lorenzo Fogli

Agosto 16, 2025

Si è spento a 89 anni Pippo Baudo, e con lui se ne va un pezzo di storia – non solo della televisione, ma dell’identità italiana stessa. Vi siete mai chiesti chi abbia dato un volto e una voce ai nostri pomeriggi trascorsi davanti alla TV con la famiglia, o a quelle serate di Sanremo che ci hanno fatto sognare? La risposta è spesso la stessa: Pippo, il conduttore per eccellenza, capace di entrare nelle case di milioni di italiani con un sorriso rassicurante e l’inconfondibile eleganza che lo ha reso, per decenni, una vera leggenda dello spettacolo.

Un gigante tra i giganti

Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, Pippo Baudo non era solo un presentatore: era un creatore di sogni, un talent scout, un innovatore. Insieme a mostri sacri come Mike Bongiorno e Corrado, ha contribuito a definire il DNA della televisione italiana. Ma cosa ha reso Pippo così speciale rispetto agli altri volti storici della TV?

Forse la risposta sta nella sua naturale capacità di reinventarsi, di passare con disinvoltura da programmi di varietà come “Settevoci” e “Canzonissima” fino a diventare il re incontrastato di “Domenica In” e “Fantastico”. Ogni sua conduzione era un evento, un appuntamento fisso che univa generazioni diverse davanti allo schermo.

Il re di Sanremo

Impossibile parlare di Baudo senza menzionare il Festival di Sanremo. Sapevate che detiene il record assoluto di edizioni condotte? Ben 13 volte ha calcato il prestigioso palco dell’Ariston, più di chiunque altro nella storia della manifestazione. Non solo: in diverse occasioni è stato anche direttore artistico, riuscendo a riportare il Festival ai fasti degli anni d’oro e a risollevare le sorti di una kermesse che rischiava di perdere appeal.

Baudo ha saputo intercettare i cambiamenti della società e dei gusti musicali, lanciando tendenze e – spesso – creando veri e propri fenomeni di costume. Il suo sguardo attento ha permesso a tanti giovani artisti di emergere, trasformando il palco di Sanremo in una vetrina irrinunciabile per il talento italiano.

Un talent scout dal fiuto infallibile

Ma quanto dobbiamo a Pippo Baudo per la scoperta di alcuni dei più grandi nomi dello spettacolo? Dietro le quinte, infatti, Baudo è stato un instancabile talent scout: ha lanciato artisti che poi sono diventati stelle della musica, della comicità e della televisione. Alcuni dei più amati personaggi devono a lui il loro debutto, a conferma di una sensibilità rara per il talento nascente.

Non molti sanno che, oltre alla conduzione, Baudo si è cimentato anche nella composizione di brani musicali. Un dettaglio che racconta quanto fosse profondo il suo amore per la musica e per le arti in generale.

Il segreto di una carriera senza tempo

Cosa rende un personaggio davvero immortale? Pippo Baudo ha attraversato epoche, mode e rivoluzioni mediatiche, riuscendo sempre a rimanere attuale. La sua formula segreta? Un mix di professionalità rigorosa, empatia e una presenza scenica inconfondibile. Era capace di mettere a proprio agio ospiti e pubblico, di sdrammatizzare i momenti difficili e di emozionare nei passaggi più solenni.

Il suo stile, elegante ma mai distante, ha fatto scuola e ha ispirato intere generazioni di conduttori e showman. Pippo non era solo un presentatore: era la voce narrante della nostra storia collettiva, il custode di un modo di fare TV che forse non tornerà più, ma che resterà impresso nella memoria di chiunque abbia acceso la televisione negli ultimi sessant’anni.

Un’eredità che non si spegne

Adesso che Pippo Baudo ci ha lasciato, cosa resta della sua eredità? Forse la consapevolezza che la TV può ancora essere un luogo di incontro, di scoperta, di emozioni autentiche. E che dietro ogni grande show, dietro ogni applauso, c’è sempre stato qualcuno come lui: capace di credere nel potere della comunicazione, della musica, dello spettacolo.

Il sipario si chiude su una carriera irripetibile, ma il ricordo di Pippo Baudo – delle sue battute, dei suoi slanci, della sua inesauribile energia – resterà per sempre parte della nostra storia. Perché, in fondo, chi di noi non ha mai sognato almeno una volta di essere “scoperto da Pippo”?

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