Legge 104, in arrivo cambiamenti importanti: cosa rischiano davvero famiglie e lavoratori

Stella Rota

Agosto 16, 2025

La Legge 104 del 1992 è da decenni un pilastro fondamentale per garantire assistenza, integrazione e diritti alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie. Ma il contesto evolve, e con esso anche le esigenze delle persone chiamate a beneficiarne. Dal 2025, grazie al nuovo “Decreto Disabilità” (D.Lgs. 62/2024), arriveranno una serie di interventi importanti per modernizzare e rendere più efficace il sistema di accertamento e sostegno previsto dalla 104. Vediamo nel dettaglio le novità in arrivo, e come potrebbero trasformare l’esperienza di chi chiede aiuto alla legge.

1. Semplificazione degli accertamenti e nascita del “Progetto di Vita”

A partire dal 1° gennaio 2025, è prevista una fase pilota in 20 province italiane per sperimentare un nuovo metodo di accertamento della disabilità, che sarà poi esteso a tutto il territorio nazionale a partire dal 2027. Il processo ruoterà attorno al nuovo certificato medico introduttivo, che il medico specialista trasmetterà telematicamente all’INPS: questo certificato rappresenterà l’unico documento richiesto per iniziare la procedura, che andrà poi inserito nel fascicolo sanitario personale dell’interessato.

L’accertamento, definito “di base”, sarà gestito da nuove Unità di Valutazione (UVB) composte da professionisti INPS e rappresentanti delle associazioni, con validità ufficiale e, dove possibile, senza necessità di visite mediche. Parallelamente, si introdurrà la valutazione multidimensionale con relativa costruzione del Progetto di Vita, uno strumento personalizzato e integrato, pensato per assicurare percorsi su misura per la piena autonomia dell’individuo.

2. Permessi e congedi: più inclusivi e flessibili

La Legge 104 prevede già oggi una serie di agevolazioni per assistenti, tra cui 3 giorni di permesso al mese (anche frazionabili in ore) e il congedo straordinario fino a 2 anni nell’arco di tutta la vita lavorativa. Nel 2025 queste tutele si espandono, prevedendo l’inclusione di conviventi di fatto e unioni civili tra i beneficiari dei permessi e dei congedi, a patto che la convivenza sia stabile e certificata.

Inoltre, si punta a rendere i permessi più flessibili, garantendo compatibilità con altri istituti come la pensione, e a semplificare le procedure per fruirne con maggiore rapidità e meno burocrazia.

3. Potenziamento dei servizi e supporto reale al caregiver

Il caregiver – spesso un familiare che compie ogni giorno un impegno fisico, emotivo e psicologico – è tra i beneficiari indiretti della 104. Il nuovo approccio legislativo prevede un rafforzamento concreto di questo ruolo: ampliamento dei servizi domiciliari personalizzati, offerta di corsi di formazione dedicati ai caregiver e incremento delle risorse disponibili per supportarli.

Altra novità rilevante sarà l’introduzione di centri di ascolto capillari in tutta Italia, ideati per offrire supporto legale, informativo e pratico alle famiglie coinvolte. L’obiettivo: rendere più accessibile e comprensibile il sistema di welfare, rafforzando il ruolo dell’associazionismo nel monitoraggio e nell’indicazione delle priorità reali.

4. Inclusione sociale e incentivi per il lavoro

Il nuovo impianto normativo assegna un ruolo centrale all’inclusione lavorativa. Le aziende che assumono persone con disabilità potranno beneficiare di sgravi fiscali e contributivi, nonché di incentivi dedicati. Verranno sviluppati programmi di tirocinio, accompagnamento e orientamento professionale finalizzati a valorizzare competenze e garantire un accesso reale al lavoro.

Questa nuova strategia punta non solo a promuovere l’occupazione, ma anche a ribaltare la cultura sociale attorno alla disabilità, sottolineando la capacità delle persone con disabilità di contribuire efficacemente in ambito lavorativo e sociale.

Altri aspetti innovativi in arrivo

Significative anche le modifiche sul fronte dell’efficienza amministrativa. Tra queste:

  • Accertamenti semplificati: per patologie irreversibili o ingravescenti, d’ora in poi viene previsto l’accertamento basato su documentazione, senza convocazione medica obbligatoria.
  • Pagamenti automatizzati: le prestazioni economiche saranno erogate automaticamente, senza necessità di ulteriori richieste da parte del beneficiario.
  • Classificazioni standardizzate: l’uso dei codici ICD e ICF (classificazioni internazionali) renderà la valutazione più uniforme e oggettiva.

5. Impatti concreti su famiglie e territori

Le modifiche in arrivo rappresentano un’importante opportunità per modernizzare il sistema di tutela previsto dalla Legge 104. Tuttavia, l’impatto reale varierà a seconda del territorio e della rapidità dell’implementazione: la fase sperimentale riguarderà inizialmente 20 province selezionate, con dialogo continuo tra istituzioni e associazioni del settore.

Per le famiglie e i caregiver, questi cambiamenti dovrebbero significare riduzione della burocrazia, maggiore sostegno concreto, maggior chiarezza sui diritti e maggiore dignità nel percorso di cura. Il passaggio verso un modello più integrato, personalizzato e inclusivo appare inevitabile.

Conclusione: una riforma attesa e complessa

Il 2025 rappresenta un anno di svolta per la Legge 104/1992: tra sperimentazione, digitalizzazione, inclusione lavorativa e supporto al caregiver, il quadro di tutele si amplia e si rinnova. Ma perché le riforme funzionino davvero, è indispensabile un confronto costante e informato tra Istituzioni, operatori sociali, medici, famiglie e associazioni.

Restare aggiornati e partecipare attivamente alla fase di sperimentazione può fare la differenza: questa riforma può trasformarsi in un nuovo modello di welfare inclusivo, efficace e umano, solo se costruito insieme a chi vive ogni giorno le sue sfide.

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