L’ipertensione è uno dei problemi più diffusi al mondo e rappresenta un fattore di rischio importante per cuore e cervello. Normalmente i medici consigliano di seguire una dieta equilibrata, ridurre il sale, fare attività fisica regolare e, nei casi necessari, assumere farmaci. Negli ultimi anni però la scienza ha iniziato a studiare con più attenzione anche l’efficacia di alcuni alimenti e spezìe nel controllo della pressione.
Fra queste, una in particolare ha attirato l’interesse dei ricercatori: la cannella. Diversi studi clinici hanno mostrato che un consumo regolare di cannella può contribuire ad abbassare la pressione sistolica e diastolica, soprattutto nelle persone con valori leggermente elevati o con diabete di tipo 2.
Perché proprio la cannella?
La cannella contiene polifenoli e altri composti bioattivi che favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni, migliorano la sensibilità all’insulina e aiutano a ridurre lo stress ossidativo. Tutti questi fattori incidono positivamente sulla salute del sistema cardiovascolare.
Ovviamente non basta una spolverata di cannella per abbassare la pressione “come per magia”. Le ricerche parlano di un uso quotidiano e costante, inserito in un regime alimentare bilanciato. Inoltre, le quantità utilizzate negli studi vanno dai 2 ai 6 grammi al giorno, cioè circa un cucchiaino raso.

Più efficace di una camminata?
Qui sta la parte “giornalistica”: dire che la cannella abbassa la pressione più di una camminata è una forzatura. L’attività fisica resta uno dei rimedi più efficaci e naturali contro l’ipertensione, tanto che camminare mezz’ora al giorno può abbassare i valori pressori anche di 5-8 mmHg.
La cannella invece contribuisce, ma con un effetto più lieve. Tuttavia, se associata ad altre spezie benefiche come aglio, curcuma e zenzero, a una dieta povera di sale e a un po’ di movimento quotidiano, può diventare un tassello importante nella prevenzione.
Come integrarla nella dieta
La cannella è molto versatile e si può usare in tanti modi:
nel caffè o nel cappuccino al posto dello zucchero
nello yogurt o nella frutta fresca
nei dolci fatti in casa
in infusi e tisane serali
anche in alcuni piatti salati, come stufati o curry
Attenzione agli eccessi
Non bisogna però esagerare: alcune varietà di cannella (soprattutto la Cassia) contengono cumarina, una sostanza che in dosi elevate può essere dannosa per il fegato. Meglio scegliere la cannella di Ceylon, più pregiata e sicura, e comunque non superare i 3-4 grammi al giorno senza il consiglio del medico.
La verità finale
La cannella non sostituisce una camminata né tantomeno le cure mediche, ma può diventare un’alleata naturale nella lotta all’ipertensione. Un piccolo gesto quotidiano, che unito a uno stile di vita sano, può fare la differenza.
