Imparare a usare il diaframma nel modo giusto aiuta a gestire l’ansia, lo stress e i sintomi psicosomatici.
A tutti può capitare di sentirsi sopraffatti dalle emozioni, con il fiato corto, un peso al petto e la sensazione di perdere il controllo. È un’esperienza comune durante momenti di forte ansia o stress, in cui il corpo risponde come se ci fosse un pericolo imminente. Ma quando questo “allarme interno” si attiva senza una reale minaccia, può diventare difficile ritrovare la calma. La buona notizia è che c’è una tecnica semplice e potente che può aiutarci a riprendere il controllo: la respirazione diaframmatica.
Perché il respiro cambia quando siamo in ansia
Il respiro è il primo strumento del nostro corpo per adattarsi all’ambiente. Quando proviamo emozioni intense come paura, rabbia o agitazione, il respiro si modifica in modo automatico per preparare l’organismo a reagire. In caso di ansia, ad esempio, si attiva una respirazione toracica rapida e superficiale, che può generare dispnea, tachicardia e quella sensazione nota come “fame d’aria”.
Nel 2025, sempre più persone si rivolgono alla psicologia per affrontare sintomi come insonnia, fiato corto e tensione muscolare legati all’ansia. In molti casi, questi sintomi sono il risultato di una iperattivazione del sistema nervoso autonomo, che mantiene il corpo in uno stato di allerta anche in assenza di pericoli reali. È come se il nostro “pilota automatico” fosse bloccato sull’emergenza.
La respirazione diaframmatica permette di disattivare quel pilota automatico, riportando il corpo e la mente a uno stato di calma. È un allenamento semplice, alla portata di tutti, ma per essere davvero efficace dev’essere eseguito con consapevolezza.
Cos’è il diaframma e perché è il nostro alleato naturale contro l’ansia
Il diaframma è un muscolo a forma di cupola situato tra il torace e l’addome. Si abbassa durante l’inspirazione, permettendo l’ingresso dell’aria nei polmoni, e si rilassa durante l’espirazione, facilitando l’espulsione dell’aria. Quando respiriamo con il diaframma – invece che con il torace – otteniamo un respiro più profondo, lento e rilassante, che agisce direttamente sul sistema nervoso parasimpatico, favorendo la calma.

Il problema è che lo stress cronico, le cattive posture e i ritmi di vita accelerati possono portarci a dimenticare questa modalità naturale di respirazione, causando tensioni, dolori e sintomi psicosomatici. Non a caso, molte persone parlano di “diaframma bloccato”, anche se tecnicamente il diaframma non può paralizzarsi: ciò che percepiamo è una tensione muscolare profonda, spesso legata a ansia o stress accumulato.
Ecco perché imparare a respirare consapevolmente con il diaframma può rappresentare una vera e propria pratica di autoguarigione psicofisica.
Come praticare correttamente la respirazione diaframmatica
Chiunque può iniziare a respirare meglio, in qualsiasi momento della giornata. Ecco un esercizio di base:
Siediti o sdraiati in una posizione comoda, con le ginocchia piegate se sei disteso.
Appoggia una mano sul petto e una sulla pancia.
Inspira lentamente dal naso, cercando di far muovere solo la mano sulla pancia, come se gonfiassi un palloncino.
Espira lentamente dalla bocca, svuotando “il palloncino”.
Continua per almeno 5 minuti, senza forzare il respiro.
Puoi ripetere questo esercizio anche 3-4 volte al giorno, oppure ogni volta che senti arrivare l’ansia. I benefici sono immediati: i battiti si calmano, il respiro si regolarizza, e nella mente si fa spazio una nuova sensazione di centratura.
Se inizialmente ti sembra difficile, non scoraggiarti: non serve “respirare più forte”, ma solo osservare il respiro e riabituare il corpo a una modalità più naturale.
Tutti i benefici della respirazione diaframmatica nel 2025
La scienza ha confermato, anche in studi recenti, che una corretta respirazione diaframmatica ha impatti positivi su numerosi aspetti del benessere:
Riduce la pressione sanguigna e regola il battito cardiaco
Migliora la digestione e riduce il gonfiore addominale
Favorisce il rilassamento muscolare e la postura corretta
Aiuta gli sportivi a migliorare la resistenza fisica
Migliora la qualità del sonno, contrastando l’insonnia da ansia
Stimola la concentrazione e aiuta nella gestione delle emozioni
Nel 2025, sempre più percorsi psicologici integrano tecniche corporee come la respirazione diaframmatica: dalla psicologia funzionale alla mindfulness clinica, queste pratiche stanno diventando strumenti fondamentali per trattare ansia, stress post-traumatico, fobie e disturbi del sonno.
Inoltre, la respirazione diaframmatica può essere insegnata ai bambini, usata in gravidanza per gestire il dolore, oppure integrata nella vita quotidiana per “staccare la spina” anche solo per cinque minuti.
In un’epoca in cui siamo spesso iperstimolati, sovraccarichi e scollegati dal nostro corpo, imparare a respirare con consapevolezza è un atto rivoluzionario. La respirazione diaframmatica non è solo un esercizio tecnico, ma una pratica di ascolto e autoregolazione che ci restituisce il potere di scegliere come vogliamo stare, anche nei momenti difficili.
Respirare bene è un gesto quotidiano che cura, una bussola interiore che ci riporta al presente. E oggi, più che mai, sapere come ritrovare la calma attraverso il respiro è un dono prezioso che tutti possiamo coltivare.